La situazione normativa
La normativa di riferimento per la resistenza al fuoco dei pannelli fotovoltaici in Italia è indicata dalle Linee Guida dei Vigili del Fuoco qui [pdf] emesse dal Ministero degli Interni.
Le Linee Guida fanno riferimento alla norma UNI 9177 (Allegato C alla nota prot. 6334 del 4-5-2012 del Ministero degli Interni), che definisce le prove di resistenza al fuoco.
D’altra parte la quasi totalità dei produttori mondiali fa, invece, riferimento alla norma internazionale IEC 91730, che definisce prove di resistenza al fuoco differenti dalle Linee Guida.
Approfondimento
Di seguito cerchiamo di fornire indicazioni operative per la verifica di compatibilità alle Linee Guida di installazioni di pannelli fotovoltaici su tetti in legno, materiale classificato come “non incombustibile”.
Dal lato dei prodotti, le prove per ottenere la qualificazione IEC 91730 garantiscono che i pannelli
- non propagano le fiamme,
- resistono alle combustioni dall’esterno (es. blocchi di legno infiammati trasportati dal vento da edifici in fiamme)
- non cedono staticamente nel caso vi siano oggetti incendiati che bruciano sulla superficie superiore.
Qui [pdf] trovate foto e prove al fuoco del TUV Rheinland ai sensi della norma internazionale IEC 91730.
Secondo il TUV [leggi qui], in accordo con il laboratorio accreditato italiano L.S. Fire Testing Institute Srl, i moduli che hanno superato i test ai sensi della norma IEC 91730 possono essere considerati equivalenti alla classe 2 della norma italiana UNI 9177.
Il TUV nel medesimo articolo conferma che, ai sensi delle Linee Guida, occorre certificare il pannello in abbinamento alla copertura del tetto. In mancanza di una certificazione della copertura (o nel caso di copertura “non incombustibile”) è necessario utilizzare moduli fotovoltaici di classe 1 di reazione al fuoco secondo la normativa Italiana UNI 9177, di cui esistono però pochi prodotti sul mercato.
L’alternativa indicata dalle Linee Guida (Allegato B alla nota prot. 6334 del Min. Interni) è l’interposizione tra la copertura ed i pannelli di uno strato di materiale con resistenza al fuoco EI 30.
Va considerato che la scatola di giunzione, una volta sciolta dal calore, impedisce la propagazione della corrente ai cavi verso gli altri pannelli posti in serie ed opera quindi come ulteriore protezione aprendo il circuito della stringa.
In sintesi, per le coperture in legno, è consigliabile scegliere tra le alternative pratiche dal punto di vista della prevenzione del rischio incendio e di una installazione economicamente sostenibile.
Indicazioni pratiche
Gli impianti fotovoltaici non rientrano tra le attività soggette ai controlli di prevenzione incendi, ma l’installazione di moduli fotovoltaici sulle coperture può comportare un aggravio del preesistente livello di rischio di incendio. Le condizioni da evitare sono:
- le interferenze con il sistema di ventilazione
- l’ostacolo alle operazioni di raffreddamento e estinzione di tetti combustibili
- la propagazione delle fiamme verso l’interno del fabbricato in caso di incendio ai moduli fotovoltaici.
Le indicazioni da seguire sono:
- montaggio dei moduli ad almeno un metro da camini, lucernari e simili dei pannelli, condutture e analoghi dispositivi;
- sezionamento dei pannelli in modo da mantenere una tensione non superiore a quella di sicurezza (pari a 50 V) – l’obiettivo si raggiunge con:
- sezionatori di stringa comandati dall’interruttore a pulsante di emergenza all’ingresso dell’immobile oppure con
- l’impiego di ottimizzatori di potenza con opzione “safe DC” per la riduzione ad 1 V in caso di apertura del circuito;
- interposizione di strato con resistenza al fuoco REI30 tra moduli e copertura.
Nella pratica, per tetti residenziali dove spesso non è possibile non occupare spazi a ridosso di lucernari la soluzione ideale è la copertura in sandwich di lamiera e isolante in lana minerale REI30. Oltre alla riduzione del rischio incendio il tetto diventa isolato termicamente ed acusticamente.
Riferimenti
Studio Fraunhofer Instituite » qui
Testo coordinato guide VV.FF. (Note del 2010 e 2012) » qui [pdf]
Info e preventivi » qui
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