Di seguito una panoramica delle più frequenti soluzioni di montaggio per il fotovoltaico su tetto.
1) Tetto con onduline e coppi con funzione estetica
La tenuta all’acqua del tetto è prestata dalle onduline. I coppi hanno funzione estetica e sono rimossi dalla zona dei moduli durante l’installazione.
Si fissano delle guide con profilo a “omega” alle onduline con rivetti a farfalla e guaina incollante ogni 80 – 120 centimetri a seconda dell’allineamento delle onduline e dell’inclinazione del tetto. Ogni 2/3 rivetti si fissano dei tasselli passanti alla struttura del tetto per maggiore sicurezza. I rivetti a farfalla non rovinano le onduline anche dopo diversi anni dal montaggio.
I moduli fotovoltaici sono fissati alle guide tramite morsetti a pochi centimetri dal colmo delle onduline; questo evita la formazione di nidi di volatili e riduce l’esposizione al vento dei moduli.
E’ la soluzione meno costosa e più veloce.
2) Tetto con tegole marsigliesi su soletta in cemento armato
In questo caso le tegole hanno funzione di tenuta all’acqua. Il fisaggio dei moduli non deve interferire con la funzione. La struttura di sostegno dei moduli (guide in alluminio) è ancorata alla soletta tramite staffe a “Z” o a “C” con tasselli da 10 mm. E’ necessario “sbeccare” il lembo inferiore delle tegole per permettere il passaggio della staffa senza compromettere la tenuta. La profondità dei tasselli è commisurata alla sezione della soletta per evitare sformanenti.
La soluzione è più costosa rispetto al fissaggio 1) ma non è necessario scoperchiare tutta la zona dei moduli.
3) Tetto con tegole marsigliesi o tegoloni su tavelloni in laterizio
Anche in questo caso le tegole hanno funzione di tenuta all’acqua. La soluzione di ancoraggio della struttura è analoga alla precedente, ma si aggiunge la complicazione della posizione dei tasselli. Se le travi del tetto sono idonee (in c.a. o in legno di sezione ampia) si scoperchiano si procede come nella soluzione 1. In caso contrario si usano bulloni da 8 mm attraverso i tavelloni fissati con una contropiastra interna (nel sottotetto). Questa soluzione è possibile solo se il sottotetto non ha rivestimenti e non è abitabile.
E’ la soluzione più costosa delle tre viste finora e la più lunga come installazione.
4) Tetto in lamiera grecata
E’ la soluzione ideale per case nuove o per ristrutturazioni.
La copertura è in sandwich di lamiera 0,6 mm e isolante da 8 – 12 centimetri.
Si impiegano guide con profilo a “omega” come per la soluzione 1); l’ancoraggio delle guide è su staffe a sezione trapezoidale adatte alla grecatura della lamiera. Le staffe sono incollate e rivettate sui lati della sezione. Sotto le staffe con rivetti si incollano delle fasce di guaina da 3 mm per tenuta all’umidità nei fori. Per tratte lunghe le guide sono montate distanziate di qualche millimetro per consentire la dilatazione termica.
E’ una soluzione poco costosa e veloce da installare.
Riferimenti
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