Addio al contatore di produzione per impianti fino a 20 kW
Con la Delibera 361/2023/R/EEL Arera – l’autorità di regolazione per l’energia reti ambiente – ha introdotto le prime modifiche al TICA (Testo Integrato per le Connessioni Attive).
In particolare vi sono importanti novità, relativamente alla connessione degli impianti di produzione di potenza sino a 20kW, che semplificano notevolmente l’iter di connessione e inseriscono modifiche alla parte dedicata agli indennizzi automatici.
L’aggiunta del comma 10.4 all’articolo 10 riguarda il contatore di produzione. Nel caso di impianti di produzione di potenza attiva nominale fino a 20 kW che soddisfano tutte le seguenti condizioni:
– non sono sottoposti al regime delle accise (ovvio, avendo potenza inferiore a 20 kW);
– accedono al Mercato elettrico come unica UP;
– non accedono agli incentivi erogati dal GSE;
– non condividono il punto di connessione con altre UP,
non è necessaria l’installazione del contatore di produzione dell’energia elettrica prodotta. Addio quindi al contatore di produzione, all’appuntamento per l’attivazione, alle lungaggini per le foto, il verbale. Si semplifica inoltre l’impantistica venendo a mancare il collegamento entra-esce della linea di alimentazione del fotovoltaico.
Rimane la necessità di installazione del contatore di produzione nel caso di potenziamenti di impianti incentivati.
Non essendo più necessaria la posa del contatore di produzione, la delibera prevede la possibilità per il distributore di rete di allacciare gli impianti che hanno i requisiti sopra elencati senza necessità di sopralluogo (che in realtà non si svolge più da anni).
La verifica in sito è sostituita con una auto-dichiarazione del proprietario nella quale riporta la dichiarazione la conformità dell’impianto alla CEI 0-21 e la corrispondenza dell’impianto con quanto dichiarato in sede di presentazione della richiesta di connessione.
La delibera non chiarisce come sarà effettuata la programmazione del contatore di scambio e se sarà ancora redatto un verbale di attivazione. La procedura di attivazione, che oggi richiede oltre un’ora di scartoffie da compilare, dovrebbe essere tuttavia molto più sbrigativa.
Riferimenti
» qui il testo della delibera Arera
» qui l’articolo Newsenergia da cui è tratta una parte del testo
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